Tavolo con oltre 20 enti e associazioni il 7 aprile. Studio con Sipro per lo sviluppo sostenibile
I progetti da candidare al finanziamento del Recovery fund e le nuove iniziative anti-crisi. Sono i temi principali al centro della nuova riunione – fissata per mercoledì 7 aprile, alle 15 – del tavolo ‘Ferrara Rinasce’, l’iniziativa – pensata dall’Amministrazione dai tempi del lockdown – che riunisce tutti i soggetti economici del territorio con l’obiettivo di progettare la ripartenza dopo l’impatto della crisi Covid.
La convocazione a enti e associazioni è partita dal Comune in queste ore. Il tavolo è partecipato da Camera di Commercio, Ascom, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Unione Industriali, università, Sipro, polo chimico, settore agricolo (Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Coopagri), cooperazione (Confcooperative, Legacoop estense), osservatorio ‘Ferrara cultura eventi’ e ordini professionali.
“Stiamo lavorando a nuove iniziative di sostegno al lavoro e alle imprese e per strutturare alcune proposte da candidare ai finanziamenti del Recovery Fund”, annuncia il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, delegato di Anci nazionale (Associazione Nazionale Comuni italiani) in materia di ‘Politiche istituzionali, riforme e autonomie’. Proprio nel suo ruolo di delegato Anci Fabbri tiene a sottolineare: “Mi auguro che, a livello nazionale, ai territori sarà data adeguata voce in capitolo nell’affrontare la sfida del Recovery”. Quindi, tornando al tavolo ‘Ferrara Rinasce’, il sindaco evidenzia che: “La lotta alla crisi, il sostegno al lavoro, la tutela dell’occupazione, le iniziative per il rilancio economico sono e saranno il cuore delle progettualità che vogliamo condividere con associazioni ed enti coinvolti”. Al centro “anche la sfida della digitalizzazione e dell’eco-innovazione, fondamentali per agganciare il ‘pacchetto’ di risorse Ue, come evidenzia anche la Camera di Commercio di Ferrara e il suo commissario straordinario Paolo Govoni, che ringrazio”. I temi descritti sono anche oggetto di uno specifico studio che l’Amministrazione ha elaborato con l’agenzia per lo sviluppo Sipro, chiamato ‘Focus – Ferrara’ e che rappresenta uno specifico contributo dell’Amministrazione al ‘Patto per il lavoro e il clima’ promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Nel documento si individuano alcune linee di indirizzo per il futuro: “L’obiettivo strategico – è scritto – è incrementare la capacità attrattiva della città e del suo territorio, elevando la qualità della vita per essere più competitivi nell’attrarre risorse, far emergere le specializzazioni territoriali, i sistemi di relazione e le macrotematiche di sviluppo, contrastando il rischio di marginalità del territorio ferrarese”.
Il sindaco Fabbri conferma inoltre la volontà di “istituire una delega specifica per gestire al meglio i fondi del Recovery. Nessun nuovo incarico, la delega – precisa – sarà affidata a un assessore già in giunta”. “La portata della partita del Recovery richiede un’attenzione puntuale e costante e lo sviluppo di iniziative specifiche, sentiti i soggetti interessati”.
“L’ultimo anno, segnato dalla pandemia – continua il primo cittadino -, ci ha messo di fronte a sfide epocali, che abbiamo affrontato unendo agli aspetti di assoluta priorità legati alla sicurezza sanitaria anche i temi, fondamentali, del lavoro e della tutela del tessuto economico del territorio. Da qui i 6 bandi anticrisi che abbiamo promosso, gli oltre 2milioni di euro di risorse comunali che, già dai primi mesi post lockdown, abbiamo investito per sostenere l’occupazione, la costante attività di promozione e di valorizzazione della città, le tante iniziative messe in campo per stimolare presenze e indotto, nei periodi e nei modi previsti dalle disposizioni anti-Covid”. “Un impegno che sta continuando – aggiunge Fabbri -. E lo dimostrano i numeri del bilancio recentemente approvato: il piano da 850mila euro per il sostegno economico alle imprese, investimenti complessivi per oltre 60milioni di euro, il potenziamento delle risorse per la ripartenza, l’azzeramento – anche per il 2021 – dei canoni di occupazione del suolo pubblico per bar, ristoranti, locali; gli investimenti per il rilancio turistico, i fondi per i servizi educativi, il potenziamento delle risorse investite per il settore culturale. Il tutto a fronte di minori entrate – registrate proprio a causa della pandemia – per oltre 13milioni di euro”.
“Penso che dai territori debbano giungere esigenze, proposte, esempi e indicazioni fondamentali per tracciare – anche a livello nazionale – la strada della ripartenza. E mi auguro che la nuova fase governativa porti con sé un impulso in questo senso e una spinta, forte, alla collaborazione tra Esecutivo centrale ed enti locali, per uscire prima e meglio dalla crisi. In gioco c’è il futuro”.