Vicinanza al raccordo autostradale, al Polo Tecnologico dell’Università di Ferrara, costi di gestione agevolati, consulenza gratuita. Sono i requisiti riconosciuti agli incubatori Sipro di Via Saragat e di Cassana dalle imprese che negli anni vi anno fatto la loro sede. Realtà tutte eccellenti, va detto, anche a riconoscimento di un luogo comune che, secondo l’Amministratore Unico, Stefano di Brindisi, è tempo di sfatare. «Gli incubatori accolgono sia start up d’impresa che realtà che hanno grande potenziale imprenditoriale, che da noi trovano condizioni ottimali di ulteriore crescita». I due livelli, insomma, convivono e l’uno traina l’altro. Per citarne alcune di recente insediamento. Macros (Massimo Luise, Ceo), che con BlockFire – dal nome dell’omonimo brevetto – ha realizzato un sistema di archiviazione compattabile protettivo, resistente a fiamme e calore, con attenzione a design, ambienti, materiale da conservare. Con commissioni internazionali, Medioriente compreso, vanta clienti pubblici e privati che necessitano di allestimenti per svariati chilometri di documenti o opere d’arte. In4Tech, ha scoperto Hyalblue, il collirio che protegge gli occhi dai raggi blu dei monitor, quindi cellulari, terminal video, e-reader. Il team (Nikla Baricordi direttrice team scientifico) tratta in primis l’acido ialuronico e sta lavorando alla realizzazione di un dispositivo utile nella chirurgia oftalmica. Astolfi Engineering (Orazio Astolfi, Amministratore Unico) opera sui tre fronti della sicurezza di macchinari e impianti; Industria 4.0 (intesa come innovazione dei sistemi produttivi, miglioramento dell’interfaccia uomo macchina e trasmissione dati); realizzazione di impianti per la produzione di energia. Fluid-A (Alessandro Carandina socio portavoce) che progetta macchine in grado di elaborare fluidi, ossia di cedere o recuperare energia da un fluido, come pompe, turbine, ventilatori. Ha visto il mondo delle ‘telecomunicazioni cambiare INTERCOM- SISTEMI (Marcello Treossi titolare), che vissuto il passaggio epocale dal mondo analogico a quello digitale, diventandone protagonista a livello territoriale.
Nella prima fase di pandemia, ha supportato aziende e pubblica amministrazione per rendere possibile lo smart working, fino a un anno e mezzo fa pressoché sconosciuto. Nessuna di queste è nata nell’incubatore ma vi è approdata, un fatto che, secondo di Brindisi, «fa differenza». L’auspicio è che, con la ripresa in corso, tutti i moduli ancora disponibili a Ferrara e Cassana vengano opzionati. Tra gli aspetti positivi, come rileva Giada Spadoni, la responsabile incubatori Sipro, «il fatto che, in alcuni frangenti, addirittura condividano sperimentazione di progetti». Secondo Chiara Franceschini, coordinatrice Sipro, «l’incubatore è uno strumento di costante e straordinaria attualità, che consente di modellare sulla base delle proprie necessità progettazione ed esecuzione dei propri prodotti.
Fondamentale per aziende in continua espansione».
La Nuova Ferrara – Speciale, 14 Luglio 2021
Incubatori, Start Up e imprese
La Nuova Ferrara
14 Luglio 2021