L’obiettivo è quello di allargare ad altri enti e Comuni per valorizzare tutto il patrimonio territoriale esistente
La visione strategica di Metropoli di paesaggio diventa una associazione coordinata da Sipro, dandosi così un respiro di lungo termine, oltre il protocollo d’intesa già firmato da enti e Comuni.
Una politica territoriale nata quattro anni fa e confortata da due bandi Climate-Kic (l’agenzia europea per la conoscenza e l’innovazione supportata dall’European institute of innovation and technology) affrontati con il coordinamento dell’Agenzia
per l’energia e lo sviluppo sostenibile di Modena. Una prima iniziativa- pilota è stata fatta lo scorso autunno, realizzando un nuovo approdo all’Oasi di Vigarano Pieve, permettendo così il primo percorso urbano via acqua Darsena di San Paolo-Vigarano.
L’obiettivo, certamente più vasto è quello di mettere a sistema una rete tra vie di acqua e di terra, con finalità di tutela ambientale, contrasto al cambiamento climatico e recupero economico e sociale delle aree periferiche e fragili. Lo strumento
è la realizzazione di itinerari sostenibili – non solo turistici ma anche per la collettività – tra corsi d’acqua, piste ciclabili, mezzi elettrici e treni di superficie, favorendo il cosiddetto trasporto intermodale, che in prospettiva potrebbe riguardare anche
le merci.
Fanno parte dell’associazione, oltre a Sipro, con Chiara Franceschini, responsabile dei progetti europei, nel ruolo di presidente, sono Cultura della città (con Elisa Uccellatori, vice), Ami (Agenzia per la mobilità e gli impianti) e Icoor (Consorzio interuniversitario nazionale), soci fondatori.
Seppure l’obiettivo, conferma Franceschini, «in virtù del coinvolgimento, in questi anni, delle amministrazioni del territorio, a cominciare dalla Provincia, è allargare ad altri enti e realtà con multiformi competenze ». Perché, va detto, con Metropoli
di paesaggio si intende un modello di valorizzazione dell’esistente, in termini infrastrutturali, applicabile qui come altrove e per questo ‘rivendibile’, che passa per azioni di sicurezza delle vie d’acqua, di miglioramento della gestione idrica, di rigenerazione urbana e territoriale. «E così concepito – chiosa di Franceschini – è unico in Italia».