La società propone un modello di relazioni industriali che spinge alla collaborazione
Il Paese ha bisogno di esempi concreti di collaborazione, di strategie del territorio, di investimenti condotti al meglio in grado di avere ricadute positive sull’industria. Le aziende sono alla ricerca di soluzioni innovative, capaci di dialogare con il settore pubblico, di sviluppare partnership di rilievo in aree geografiche in grado di garantire un impatto sostenibile. Non solo parole, ma fatti: quanto appena esposto è un’esperienza che da due anni coinvolge Sipro, Agenzia per lo sviluppo Ferrara, società per azioni che ha tra i suoi soci i 26 comuni della provincia di Ferrara, la Provincia di Ferrara, la Camera di commercio, la Cassa di Risparmio di Ferrara, la Cassa di Risparmio di Cento e il Monte dei Paschi di Siena. Per fornire alle aziende strumenti in grado di farle competere anche nel contesto internazionale, Sipro ha ideato un modello di relazioni industriali originale rispetto al passato, individuando delle traiettorie di azione che mettessero al centro dell’interesse del potenziale investitore il territorio di Ferrara nel suo complesso, quello che rappresenta dal punto di vista sociale, economico, culturale, del sistema dei servizi e del welfare. In due anni, racconta il presidente, Gianluca Vitarelli: di successo, cercando di adottare politiche di marketing di qualità, facendo realmente sistema. Il periodo è tale per cui alle aziende e al territorio intero non è più possibile rispondere solo in termini economici, ma occorre coniugare tutte le variabili. Per questo motivo abbiamo ragionato con i vari interlocutori, condividendo progetti di sviluppo del territorio basati sulla sostenibijità” Questo ha avuto come effetto positive ricadute sul territorio stesso, in diversi ambiti: quello della formazione (attraverso la creazione dello stabilimento per la produzione di articoli di pelletteria delle Manifatture Berluti), del recupero di materiale (con la presenza di Amp Recyding, specializzata nel recupero delle materie plastiche), del settore automotive nel centese. Questa modalità di collaborazione tra più attori per progetti di medio e lungo periodo funge da apripista per altri territori italiani. Non si tratta, spiega Vìtarelli “solo di aprire opportunità nuove per settori industriali, di collegare in modo nuovo industria, ricerca e tecnologia, ma di fornire un servizio globale alle aziende, un servizio che renda attrattivo il territorio industriale”. L’idea di project management, così intesa da Sipro, prevede per esempio anche la realizzazione di aree produttive ecologicamente attrezzate. È il caso della messa in opera di campi fotovoltaici in grado di servire servizi e imprese. Dopo undici mesi, quattro progetti stanno utilizzando le risorse prodotte dai campi. E addirittura si stanno realizzando investimenti nell’area, utilizzando proprio il cashflow derivante dall’energia prodotta, tra cui la creazione di un impianto con telecamere per misurare i flusso di traffico e in futuro proporre soluzione di mobility management. Altro esempio: insieme all’azienda che gestisce i rifiuti di una certa area industriale, sono stati posti in essere strumenti per la raccolta intelligente dei rifiuti per tutte le aziende dell’area. “Presso l’area di San Giovanni Ostellato è poi attivo un incubatore di impresa, che ospita aziende dei settori tradizionali del territorio ferrarese quali imprese di lavorazione meccanica o di produzione di beni, nel quale sono state attivate formule innovative di locazione. Come si vede, si sta parlando – e lavorando – su concetti del tutto nuovi rispetto al passato. Sipro non sta a guardare, ma agisce, perché crede che il territorio ferrarese sia in grado di offrire un sistema di eccellenza complessivo, costituito dal sistema delle imprese locali e, in generale, da tutto il tessuto produttivo del territorio, dalle istituzioni e dall’Università”. In un anno e mezzo, Sipro ha raddoppiato il capitale investito, passato da 12 a 25 milioni di euro, con investimenti concentrati sul territorio, mantenendo un proprio equilibrio economico.