Viaggio tra le “Botteghe storiche” di Ferrara
Le botteghe storiche costituiscono un importante elemento di preziosa testimonianza di cultura, artigianato, tradizione e memoria del tessuto locale della città. Diverse sono le botteghe storiche presenti a Ferrara (elenco in continuo aggiornamento), ciascuna dotata di caratteri distintivi ed identitari che le rendono uniche, e le cui storie si intersecano con quelle degli abitanti e della città stessa. Profumi, colori, sapori, arredi che alcune botteghe ancora conservano, rievocano un tempo passato e diventano valore aggiunto e segnale di qualità dello shopping attuale.
Immergiamoci, allora, in questi due itinerari tra le strade di Ferrara, con le botteghe che rendono ancor più speciale un centro storico dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco
Ferrara e il suo centro storico Patrimonio Unesco
Partenza dal Castello Estense, vero e proprio simbolo della città, di fronte al quale si erge il settecentesco Teatro Comunale Abbado, classico esempio di “teatro all’italiana” elegante e funzionale, arricchito da splendidi affreschi.
Sotto i portici del teatro si trova dal 1857 anche la BOTTEGA STORICA “PISTELLI E BARTOLUCCI”. Nata come bazar, diventò presto un negozio molto rinomato di strumenti, spartiti e accessori musicali.
Al pian terreno della Residenza Municipale, in Corso Martiri della Libertà, appare la BOTTEGA STORICA “BORSALINO”, esistente dalla metà dell’800 e ancora oggi caratterizzata dall’antica insegna. Da cappelleria il locale si è trasformato oggi in elegante negozio di moda di qualità.
Di fronte all’antico Palazzo Ducale, oggi sede del Municipio, si trova la Cattedrale, esempio di armoniosa fusione degli stili romanico e gotico. Nella fiancata meridionale, affacciata su Piazza Trento Trieste, un tempo Piazza del Mercato, si apre la suggestiva Loggia dei merciai, risalente all’epoca medievale, tempo in cui i mercanti oltre a vendere sulla piazza, ebbero la potestà di aprire botteghe con relativa abitazione, a ridosso di un luogo sacro, cosa alquanto inconsueta. Dalla piazza, imboccando Via San Romano, si incontra il Museo della Cattedrale, che conserva opere che originariamente si trovavano nel Duomo, come le splendide formelle marmoree duecentesche provenienti dalla Porta dei Mesi o le bellissime ante d’organo dipinte da Cosmè Tura.
Inoltrandosi lunga la via ci si imbatterà, poi, nella piccola BOTTEGA STORICA “PANIFICIO PASTICCERIA PERDONATI”, la cui vetrina mostra l’immancabile coppia ferrarese, simbolo della tradizione gastronomica cittadina. Poco lontano si apre la caratteristica Via delle Volte, una delle più antiche e suggestive vie del borgo medievale ferrarese.
Il percorso termina alla BOTTEGA STORICA “OSTERIA DEGLI ANGELI” dove è possibile sostare per un pranzo a base di piatti tipici, all’insegna della tradizionale cucina ferrarese. Situata vicino ad una delle antiche torri medievali gentilizie e un tempo adiacente agli attracchi del fiume, il locale fu antica sede della Dogana per il passaggio delle merci, con annesso il punto di ristoro per i mercanti, nonché la cantina dei vini.
Alla scoperta dell’antico ghetto ebraico di Ferrara
Partenza dal lato est del Castello Estense, antica fortezza e residenza dei Duchi d’Este. Ci si trova su Corso Martiri della Libertà, presso il muretto di cinta sul quale lapidi ricordano le vittime dell’ eccidio perpetrato dai fascisti a Ferrara il 15 novembre del 1943. Di fronte alle lapidi si trova la BOTTEGA STORICA “FARMACIA NAVARRA” rievocata da Giorgio Bassani nel Romanzo di Ferrara e più volte inquadrata in cinematografia da Florestano Vancini ne “La lunga notte del ’43”.
Sulla vicina Piazza Cattedrale, è possibile notare la colonna sulla quale siede il Duca Borso in trono: essa è costituita da lapidi marmoree con iscrizioni in lingua ebraica provenienti da cimiteri ebraici ferraresi e spostate successivamente dai luoghi sacri. Percorrendo l’antica via Adelardi, che costeggia la fiancata settentrionale del Duomo, si arriva alla BOTTEGA STORICA “FELLONI TESSUTI”. La tradizione della lavorazione tessile a Ferrara era fiorente già nel XIV secolo, quando il settore e la specifica lavorazione della lana erano gestiti soprattutto dalla comunità ebraica, che fece fiorire l’economia del ducato estense.
Si entra, quindi, nel quartiere ebraico: al’ingresso di via Mazzini, sul pilastro del Palazzo di S. Crispino si trovano ancora le tracce dei cardini di uno dei cancelli che chiudevano il ghetto. Sosta presso la BOTTEGA STORICA “PASTICCERIA BAR GELATERIA BIDA”, locale dalla storica insegna che si affaccia su una delle strade pedonali più frequentate della città e da sempre simbolo di goloseria per i ferraresi.
Il percorso prosegue, poi, tra le vie del ghetto ebraico e del borgo medievale: via Vignatagliata, via Vittoria con una breve deviazione lungo via Saraceno per raggiungere la piccola BOTTEGA STORICA PIZZERIA ORSUCCI. Presente a Ferrara da quattro generazioni, nota agli studenti e non solo per l’ottima pizza, è rinomata soprattutto per la farinata di ceci. Tornando verso il centro si raggiungono Via delle Volte e via Ripagrande prima di arrivare al Meis, Museo dell’ebraismo e della Shoah, nato all’inizio degli anni duemila quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia.
Il percorso termina con un pranzo alla BOTTEGA STORICA “HUSTARIAZA” di Via Piangipane. Piccolo ma accogliente, ha ospitato nel corso degli anni generazioni di ferraresi che, in questo locale dall’atmosfera vintage, hanno gustato gli ottimi e fantasiosi panini accompagnati da una selezione molto variegata di birre.